RITO DELLA PROFESSIONE PERPETUA
Conferenza Episcopale Italiana, Rito della professione religiosa, Roma, ed. Conferenza Episcopale Italiana, 1975 coll. Rituale Romano, riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Paolo VI Versione italiana approvata dalla S. Congregazione per il Culto divino il 13 gennaio 1975. “Tipica” per la lingua italiana. Di uso obbligatorio dal 2 febbraio 1976.
LA PROFESSIONE PERPETUA DURANTE LA MESSA RITO DI INGRESSO
Quando la comunità dei fedeli e delle suore si è riunita e ogni cosa è stata convenientemente preparata, la processione si muove verso l'altare, mentre il coro esegue con l'assemblea il canto di ingresso. La processione si svolge, come al solito, attraverso la chiesa; conviene che vi partecipino le candidate alla professione, accompagnate dalla loro maestra e dalla Superiora generale. Giunti in presbiterio e fatta la debita riverenza all'altare, tutti prendono il posto loro assegnato e la Messa prosegue come al solito.
LITURGIA DELLA PAROLA
Le letture si possono scegliere o dalla Messa del giorno o dai testi proposti nel Lezionario. Il Credo è facoltativo, anche quando è prescritto dalla liturgia del giorno; si potrà eventualmente dire prima della Liturgia Eucaristica. La preghiera dei fedeli si omette.
PROFESSIONE RELIGIOSA APPELLO o DOMANDA
Proclamato il vangelo, il celebrante e i fedeli siedono, mentre le candidate rimangono in piedi.
Quindi il diacono o la maestra chiama le singole candidate per nome ed esse rispondono:
Mi hai chiamato: eccomi, Signore.
Poi il celebrante interroga le candidate con queste parole: Figlie [sorelle] carissime, che cosa chiedete a Dio e alla sua santa Chiesa?
Le candidate, in piedi, si rivolgono alla Superiora generale con queste parole:
Noi, Suor …………….., Suor ………………. con l'aiuto di Dio, abbiamo conosciuto nella vostra comunità l'austerità e la dolcezza di una vita a lui pienamente consacrata: ora ti chiediamo umilmente, Madre ................., di poter fare la professione perpetua in questa famiglia “Congregazione delle Suore Carmelitane Istituto di Nostra Signora del Carmelo” , a lode di Dio e a servizio della Chiesa.
La Superiora e tutta la comunità religiosa rispondono: Rendiamo grazie a Dio.
OMELIA
A questo punto anche le candidate siedono ed ha luogo l'omelia. In essa il celebrante illustra le letture bibliche, il dono e il compito della professione religiosa per la santificazione delle chiamate, per il bene della Chiesa e di tutta l'umana famiglia.
INTERROGAZIONI
Terminata l'omelia e, dopo un breve silenzio di meditazione, le candidate si alzano. Il celebrante domanda loro se sono disposte a consacrarsi a Dio e a praticare la perfetta carità secondo la Regola o le Costituzioni della famiglia religiosa.
Il celebrante: Figlie [sorelle] carissime, voi siete già morte al peccato e consacrate al Signore mediante il Battesimo; volete ora consacrarvi più intimamente a lui con il nuovo e speciale titolo della professione perpetua?
Le candidate tutte insieme rispondono: Sì, lo voglio.
Il celebrante: Volete, con l'aiuto di Dio, abbracciare per sempre la vita di perfetta castità, obbedienza e povertà, che fu scelta da Cristo Signore e dalla sua Vergine Madre?
Le candidate: Sì, lo voglio. Il celebrante: Volete impegnarvi costantemente a seguire il Vangelo e ad osservare la Regola della vostra famiglia, per giungere alla perfetta carità verso Dio e verso il prossimo?
Le candidate: Sì, lo voglio.
Il celebrante: Volete, con la grazia dello Spirito Santo, dedicare generosamente tutta la vostra vita al servizio del popolo di Dio?
Le candidate: Sì, lo voglio.
Quindi il celebrante prende atto della loro decisione: Dio, che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porti a compimento fino al giorno di Cristo Signore.
Tutti: Amen.
PREGHIERA LITANICA
Quindi tutti si alzano. Il celebrante, in piedi, a mani giunte, rivolto all'assemblea dice: Fratelli carissimi, rivolgiamo umilmente la nostra preghiera a Dio Padre, datore di ogni bene, perché confermi il santo proposito, che egli stesso ha suscitato in queste sue figlie.
Poi il diacono dice: Inginocchiamoci. Il celebrante, i ministri, le candidate alla professione e tutti i presenti s'inginocchiano.
In alcune famiglie religiose, come la nostra, è consuetudine che le candidate alla professione si prostrino; tale consuetudine, là dove è in vigore, si può mantenere. Quindi il coro intona le litanie proprie del rito della professione religiosa mentre tutti gli altri rispondono. Al posto adatto si possono inserire le invocazioni di quei santi che sono particolarmente venerati dalla famiglia religiosa o dal popolo.
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Santa Maria, Madre di Dio prega per noi
Santi Michele, Gabriele e Raffaele pregate per noi
Voi tutti santi Angeli di Dio pregate per noi
San Giovanni Battista prega per noi
San Giuseppe prega per noi
Santi Pietro e Paolo pregate per noi
San Giovanni prega per noi
Voi tutti santi Apostoli ed Evangelisti pregate per noi
Santa Maria Maddalena prega per noi
Voi tutti santi discepoli del Signore pregate per noi
Santo Stefano prega per noi
San Lorenzo prega per noi
Sant'Agnese prega per noi
Santa Giulia prega per noi
Voi tutti santi martiri pregate per noi
San Basilio prega per noi
Sant'Agostino prega per noi
San Benedetto prega per noi
San Francesco prega per noi
Sant’Antonio di Padova prega per noi
San Domenico prega per noi
Santa Scolastica prega per noi
Santa Chiara prega per noi
Santa Caterina da Siena prega per noi
Santa Rita prega per noi
Sant’Alberto di Gerusalemme prega per noi
Santa Teresa d'Avila prega per noi
San Giovanni della Croce prega per noi
Santa Maria Maddalena de’ Pazzi prega per noi
Santa Teresa di Gesù Bambino prega per noi
Santa Giuseppina Bakhita prega per noi
Santa Teresa Benedetta della Croce prega per noi
Beata M. Teresa Scrilli prega per noi
Beato Isidoro Bakanja prega per noi
Beata Marie Clémentine Anoalite prega per noi
Voi tutti santi e sante di Dio pregate per noi
Sii misericordioso liberaci, Signore
Da ogni male liberaci, Signore Da ogni peccato liberaci, Signore
Dalla morte eterna liberaci, Signore Per la tua incarnazione liberaci, Signore
Per la tua morte e risurrezione liberaci, Signore
Per l'effusione dello Spirito Santo liberaci, Signore
Noi peccatori ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu doni alla santa Chiesa una vita sempre più feconda, con l'offerta e l'apostolato delle tue figlie, ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu accresca nel tuo servo, il nostro Papa Francesco, e in tutti i ministri della Chiesa i doni dello Spirito Santo ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu illumini e guidi la vita e l'opera dei religiosi a beneficio di tutta l'umana famiglia ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu conduca tutti gli uomini a realizzare pienamente la vita cristiana ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu aiuti le famiglie religiose a vivere nella carità di Cristo secondo l'esempio dei loro fondatori ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu unisca più intimamente all'opera redentrice del tuo Figlio coloro che professano i consigli evangelici ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu ricompensi con la pienezza delle tue benedizioni i genitori che hanno offerto a te le loro figlie ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu renda sempre più conformi all'immagine di Cristo, queste tue figlie che oggi a te consacrano la loro vita ti preghiamo, ascoltaci
Perché tu doni a queste nostre sorelle la forza di perseverare nel nuovo impegno di vita consacrata ti preghiamo, ascoltaci Perché tu benedica, santifichi e consacri queste nostre sorelle ti preghiamo, ascoltaci Gesù, Figlio del Dio vivo ti preghiamo, ascoltaci Cristo, ascoltaci Cristo ascoltaci Cristo, esaudiscici Cristo esaudiscici
Quindi si alza il solo celebrante e, con le braccia allargate, dice: Accogli, Signore, le invocazioni del tuo popolo e con la tua grazia prepara queste tue figlie, perché il fuoco dello Spirito Santo le purifichi dal peccato e le infiammi con l'ardore della carità. Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen.
Poi il diacono dice: Alzatevi.
E tutti si alzano.
PROFESSIONE
Terminata la preghiera litanica due sorelle già professe, si avvicinano alla sede della Superiora generale e, in piedi, fungono da testimoni, secondo la consuetudine della famiglia religiosa. Le candidate, a una a una, si presentano davanti alla Superiora G. e leggono la formula della professione, già scritta antecedentemente di proprio pugno. Quindi, opportunamente, la neoprofessa si reca all'altare e vi depone il foglio con la formula della professione; sullo stesso altare, se è possibile, firma il documento della professione e ritorna al suo posto.
Io, ……………………., a gloria di Dio, nella ferma volontà di consacrarmi più intimamente a Lui e di seguire più da vicino Cristo in tutta la mia vita, davanti alle Consorelle presenti, nelle tue mani, Madre …………….. Superiora Generale ( o nelle tue mani …, Delegata generale), faccio voto per tutta la vita, di castità, povertà e obbedienza, secondo le Costituzioni della Congregazione delle Suore Carmelitane Istituto di Nostra Signora del Carmelo, fondato dalla Beata Maria Teresa Scrilli che spese la sua vita tra la contemplazione dei divini misteri e l’educazione delle giovani. Mi affido con tutto il cuore a questa famiglia, affinché con la grazia dello Spirito Santo e l'aiuto della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, nostra principale Patrona, possa conseguire la perfetta carità, nel vivere il carisma specifico dell’Istituto, nel compiere sempre “la volontà di Dio e il bene delle anime”, collaborando fedelmente al mistero della Redenzione, nel servizio di Dio e delle Chiesa.
Un canto esprime il significato della consacrazione e la gioia delle neoprofesse.
SOLENNE BENEDIZIONE O CONSACRAZIONE DELLE NEOPROFESSE
Quindi le neoprofesse si inginocchiano; il celebrante, con le braccia stese davanti al petto, dice la preghiera di benedizione.
O Dio, creatore del mondo e padre di tutti gli uomini, noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie perché dalla stirpe di Abramo hai scelto un popolo, gli hai dato la gloria del tuo nome e l'hai consacrato a te. Con la tua parola lo hai confortato mentre errava nel deserto e lo hai protetto con la tua mano potente; povero e disprezzato, lo hai unito a te con un patto d'amore; quando si allontanava, con grande bontà lo hai richiamato ai sentieri di giustizia; quando ti cercava, gli sei andato incontro con amore paterno, fino a introdurlo, libero, nella terra promessa. E noi, o Padre, ti benediciamo, perché in Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro fratello, hai voluto chiamarci alla luce della verità. Egli, nato dalla Vergine Maria, per redimere il tuo popolo dal peccato, morì sulla croce e con la sua risurrezione preannunziò la gloria futura. Asceso alla tua destra, mandò lo Spirito Santo per chiamare innumerevoli discepoli che, seguendo i consigli del Vangelo, consacrassero tutta la vita alla gloria del tuo nome e alla salvezza degli uomini. Risuoni oggi la tua casa di un cantico nuovo per queste nostre sorelle che, docili alla tua chiamata, si sono offerte al tuo servizio. Manda, o Signore, il dono dello Spirito su queste tue figlie, che per te hanno lasciato ogni cosa. Risplenda in esse, o Padre, il volto del tuo Cristo, perché rendano visibile la sua presenza nella Chiesa. Con il tuo aiuto conservino libero il loro cuore, per prendere su di sé le ansie dei fratelli e servire il Cristo sofferente nelle sue membra. Negli eventi umani sappiano vedere la divina provvidenza che li guida. Con il dono della propria vita affrettino l'avvento del tuo regno in attesa di riunirsi ai tuoi santi nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen.
CONSEGNA DELL'ANELLO Terminata la solenne benedizione, i fedeli siedono; le neoprofesse si alzano e si presentano al celebrante, che consegna l’anello a ognuna di esse dicendo queste parole: Sposa dell'eterno Re, ricevi l'anello nuziale e custodisci integra la fedeltà al tuo Sposo, perché egli ti accolga nella gioia delle nozze eterne.
La neoprofessa risponde: Amen.
Mentre si svolge questo rito, il coro, insieme con l'assemblea, esegue un canto adatto.
La Superiora generale dice queste parole: carissime, voi fate ora parte della nostra famiglia religiosa “Congregazione delle Suore Carmelitane Istituto di Nostra Signora del Carmelo” e d'ora innanzi tutto sarà in comune fra noi.
Il celebrante, se lo ritiene opportuno, aggiunge: Adempite dunque fedelmente il santo servizio che la Chiesa vi affida ed esercitatelo in suo nome.
E tutta la famiglia religiosa dà il suo assenso dicendo: Amen.
L'aggregazione perpetua delle neoprofesse all'Istituto si indica con l'abbraccio di pace. Il celebrante scambia con le neoprofesse il segno di pace; anche la Superiora generale e le consorelle, come segno dell'amore fraterno, scambiano con le neoprofesse l'abbraccio di pace. Intanto si canta un canto adatto. Terminati questi riti, le neoprofesse ritornano al loro posto e la Messa continua con il canto di offertorio.
LITURGIA EUCARISTICA
Mentre si esegue il canto di offertorio, le neoprofesse possono portare all'altare il pane, il vino e l'acqua per il sacrificio eucaristico.
Nelle Preghiere eucaristiche, il ricordo delle neoprofesse si può fare con queste formule: Nella PREGHIERA EUCARISTICA II:
1c Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: rendila perfetta nell'amore in unione con il nostro Papa N., il nostro Vescovo N., e tutto l'ordine sacerdotale. Ricordati anche, o Signore, di queste nostre sorelle, che attratte dal tuo amore hanno lasciato ogni cosa per trovare te in tutte le creature e per aprirsi nel dono completo di sé alle necessità dei fratelli.
2c Ricordati dei nostri fratelli, ... Se lo si ritiene opportuno, si può scambiare il segno di pace. Dopo che il celebrante si è comunicato al Corpo e al Sangue del Signore, le neoprofesse si accostano all'altare per ricevere la comunione, che può essere data loro sotto le due specie e a tutti i presenti.
RITI DI CONCLUSIONE
Terminata l'orazione dopo la comunione, le neoprofesse si recano davanti all'altare e il celebrante, con le braccia stese su di loro e sul popolo prega: Dio, ispiratore di santi propositi, vi illumini e vi rafforzi, perché custodiate fedelmente le vostre promesse.
Tutti: Amen.
Egli vi conceda di percorrere nella gioia di Cristo la via stretta che avete scelto servendo con dedizione i vostri fratelli.
Tutti: Amen.
L'amore di Dio faccia di voi una vera famiglia, riunita nel nome del Signore, segno e immagine della carità di Cristo.
Tutti: Amen.
E su tutti voi, che avete partecipato a questa santa liturgia, scenda la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo. Tutti: Amen.